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Il contesto culturale in cui viviamo oggi ci mette continuamente a confronto con una pluralità di etiche e con un ampio ventaglio di possibilità di scelte, in una situazione cioè, di incertezza valoriale. Che sia un bene o un male qui non interessa, interessa che è così e quindi i giovani (ma anche noi adulti) si trovano a camminare su sentieri che non sono predefiniti, possono dipanarsi in una dimensione planetaria e all’interno di forme familiari del tutto nuove. Anche la percezione del proprio corpo e la

Scuola pubblica e religione. Quale futuro? È questo il titolo del n.5/22 di Credereoggi, la rivista delle Edizioni Messaggero Padova. Gli otto interventi che vi sono contenuti (più i documenti e la bibliografia amplissima) approfondiscono la situazione in cui si trova l’IRC oggi, i suoi punti forti e le sue criticità e soprattutto cercano gettare lo sguardo in avanti per prevedere cosa succederà nella scuola italiana rispetto all’insegnamento religioso. Mi sembra particolarmente utile il contributo iniziale di Flavio Pajer

“Chiara” è l’ultimo film di Susanna Nicchiarelli interpretato da una bravissima Margherita Mazzucco. E’ la storia di Chiara di Assisi, per una volta al centro della scena, occupata solo “di lato” da Francesco, suo fratello e padre nella fede. Nonostante sia sottotitolato perché le protagoniste e i protagonisti parlano in volgare umbro, la storia è coinvolgente, intensa, semplice e nello stesso tempo altamente poetica. Chiara vuole seguire le orme di Francesco mettendo in pratica il vangelo in compagnia delle sue sorelle e di Madonna Povertà.

Gli “uomini di chiesa”, teologi, vescovi, predicatori, esegeti….nel corso della storia hanno litigato su tutto: su Dio, sulla Trinità, sui sacramenti, sulla salvezza, su Maria, sull’interpretazione di mille passi biblici… Solo su una cosa, fino ai nostri giorni, hanno mantenuto l’unanimità: “Come in tutte le comunità dei santi, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso di parlare…” (1Corinti 14,34). Su questa imposizione del silenzio non c’è stata discussione tra gli uomini che nella chiesa

Se dico "teatro", a cosa penso? Innanzitutto, ad un ambiente con platea, loggioni e palco, poi penso ad attori e scenografie. Se a "teatro" aggiungo "scuola", penso a quando accompagniamo i bambini a vedere uno spettacolo o quando gli attori vengono a scuola. Ma se mettiamo "teatro" e "scuola" nelle mani di Raffaella Perrotta, comincia un viaggio di sola andata in mezzo a scenari inaspettati!! Sì, perché nel corso "IDR ON STAGE" proposto da Raffaella non abbiamo potuto metterci seduti ad
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