Dopo averlo sognato per anni e anni, finalmente ero riuscita cogliere l’occasione di un viaggio in Israele. Per caso, in primavera, avevo saputo che l’associazione “Amici di Betania” lo organizzava per ottobre. E così, insieme a familiari ed amici, mi sono iscritta. Partenza prevista nella notte del 9 ottobre 2023. La mattina di sabato 7 ottobre ho riempito e pesato il trolley, controllato passaporto e denaro contante. Tutto a posto. Ero molto soddisfatta e piena di aspettative. Dopo poche ore, la gelata.

Le prime notizie sull’attacco di Hamas, l’incertezza: sarà il “solito” attacco terroristico che finisce lì? Ma la realtà ben presto si rivela in tutta la sua drammaticità: è guerra, anzi, una tragica recrudescenza di una guerra mai finita. Si disfano i trolley, si ripongono i documenti nei cassetti. Temo che in Israele non andrò mai più. Sono molto addolorata, ma, ovviamente, non tanto perché è saltato il viaggio ma per il motivo che l’ha fatto saltare. Per capire qualcosa di più in una situazione tragicamente ingarbugliata, ho partecipato alla conferenza dal titolo “Con la Palestina libera nel cuore” svoltasi presso i Missionari Saveriani nell’ambito del Festival della Pace. Relatrici Egidia Beretta, madre dell’attivista e pacifista Vittorio Arrigoni ucciso a Gaza nel 2011, e Chiara Cruciati vicedirettrice del Manifesto. Moderatore Gianluca Foglia (Fogliazza).

La condanna del massacro di civili israeliani compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso è stata unanime: “un atto feroce”, “una barbarie”.

Questa condanna è stata accompagnata dalla denuncia del comportamento dello Stato di Israele che, incurante del diritto internazionale, non solo sta reagendo in modo sconsiderato all’attacco del 7 ottobre uccidendo migliaia e migliaia di civili, ma tiene da decenni i territori palestinesi sotto un’occupazione che è caratterizzata da un crescendo di prepotenza e violenza.

Cruciati, appena tornata da Israele e Palestina, afferma che il clima è veramente preoccupante: c’è una tale “disumanizzazione dell’altro” che è difficile pensare a una soluzione possibile al conflitto. La tendenza è quella di indentificare ogni palestinese con Hamas e ogni israeliano con Netanyahu ma la realtà non è così semplice. Sono molti gli israeliani che criticano il governo di Netanyahu e, da un sondaggio realizzato poco prima del 7 ottobre, risultava che la fiducia dei palestinesi nei confronti di Hamas fosse ai minimi. Ma ora le posizioni si radicalizzano sempre più e, elemento davvero sconcertante, le religioni si sono inserite con prepotenza nel conflitto aumentandone l’inasprimento. Eppure, una soluzione va trovata e non potrà essere che politica, non certo militare. È necessario che il mondo non lasci più soli i palestinesi e impedisca a Israele di ignorare il diritto internazionale.

L’intervento di Egidia Beretta, “staffetta della memoria” come l’ha definita Fogliazza, ha riportato d’attualità la testimonianza del figlio Vittorio Arrigoni che aveva eletto la Palestina a sua casa ma soprattutto aveva fatto propria l’aspirazione del popolo palestinese alla libertà. Impressionante il video girato da Vittorio nel 2009 per documentare i soprusi e le violenze degli israeliani a Gaza. Da allora è cambiato sì qualcosa, ma in peggio. Nonostante tutto, non possiamo abbandonare il motto di Vittorio “Restiamo umani”. Restare umani quando il contesto in cui si vive è disumano è molto difficile e noi che scriviamo senza i razzi sulla testa e senza i palazzi che ci crollano addosso (per quanto ancora?) non possiamo dare lezioni di nonviolenza a nessuno.

Ma possiamo pressare chi ci rappresenta nelle istituzioni democratiche nazionali ed europee perché abbandonino la nefasta idea della ineluttabilità della guerra e impegnino tutte le loro forze e il loro potere per arrivare a soluzioni politiche che rispettino la dignità delle persone e dei popoli. Tutti.

Una fonte utile per l’approfondimento del conflitto tra Israele e Palestina – utilizzabile anche nelle nostre classi - può essere il sito dell’ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale) e, in particolare la sezione dedicata alle scuole superiori  https://www.ispionline.it/it/il-mondo-in-classe