Venerdì 14 aprile si è svolta l’assemblea sindacale Cisl rivolta agli Idr dell’Emilia-Romagna. Sono intervenuti Monica Barbolini, segretaria Cisl scuola per l’Emilia-Romagna, Michele Manzo esperto giuridico e Salvo Inglima segretario nazionale Cisl scuola con delega per gli Idr. Il tema affrontato è stato quello del concorso, dei due concorsi che stiamo attendendo, ormai da anni. Riprendendo l’excursus storico che dalla legge 159 del 20 dicembre 2019 ha portato ad oggi, gli esperti hanno voluto

evidenziare alcuni aspetti: oggi, dei 25000 insegnanti di religione circa 9000 sono di ruolo e il resto, 16000, sono non di ruolo. La proporzione dovrebbe essere invertita, ma è inevitabile che sia così a 19 anni dal primo ed unico concorso! Gli esperti hanno, in sintesi, voluto comunicare che oggi, con tutti i cambiamenti avvenuti, il contesto politico, sindacale ed ecclesiale è favorevole ad un bando. Sono stati sottolineati alcuni aspetti: ciò che risulta necessario per partecipare al concorso è la certificazione di idoneità, non il decreto, che dovrà essere rilasciato dall’Ufficio Scuola diocesano nei novanta giorni successivi al bando. Viene chiarito che i partecipanti dovranno aver lavorato per tre annualità con 180 giorni nelle scuole statali (non pubbliche). Infine, la graduatoria che si formerà rimarrà in funzione fino ad esaurimento. Stiamo parlando di circa, ad oggi, 6442 posti per 16000 potenziali candidati così suddivisi: 3089 per la primaria e 3553 per la secondaria.

L’ultima e terza proroga di dicembre 2022 lascia pensare che nel 2023 esca il bando: i sindacati hanno chiesto che venga emanato entro quest’anno, che i posti siano conteggiati all’indizione del bando (visti i pensionamenti) che l’organico venga riallineato al triennio 22-25.

I concorsi, come ormai sappiamo, saranno due: uno ordinario per la metà dei posti e uno straordinario per l’altro 50%: quest’ultimo consisterà in una prova di carattere orale, didattico-metodologica, nella quale verranno valutati anche i titoli culturali e di servizio. Per tutti gli altri chiarimenti, bisogna attendere il bando.

A febbraio 2023 i sindacati sono stati ricevuti in Ministero per esporre le richieste sovraesposte, ma il Ministero, che ha una serie di complessità da gestire al momento, vuole fare degli approfondimenti per verificare se sia necessaria una nuova Intesa tra Cei e Miur: Questo allungherebbe ancora i tempi. Ad oggi non c’è stato nessun nuovo pronunciamento, quindi attendiamo, un po’ disillusi!