In queste settimane i mezzi di informazione documentano il vivace dibattito in atto sulla proposta di legge Zan Scalfarotto che intende estendere i reati d’odio, già puntiti dal codice penale, anche all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Avvenire sta documentando il dibattito pubblicando interventi di segno diversissimo esprimendo rispetto per tutti e grande apertura. D’altra parte una discussione franca e rispettosa, su questo come su altri temi, non può che far crescere la comunità ecclesiale.

 

Tra le lettere pubblicate su Avvenire c’è quella di don Francesco Pieri di Bologna il quale, rispetto alla legge, esprime la seguente preoccupazione: “Affermare e insegnare (nella catechesi e nella predicazione, nell’insegnamento scolastico della religione cattolica) che il matrimonio tra uomo e donna è l’unico fondamento per la famiglia e che non esistono famiglie al plurale (anche in base alla nostra Costituzione) potrà essere considerato pensiero discriminatorio?”.

Non so se la sua preoccupazione sia fondata ma mi colpisce ciò che afferma anche riguardo all’insegnamento scolastico della religione. Devo dire la verità: io penso che il fondamento vero della famiglia sia l’amore e non il matrimonio. Inoltre è sotto gli occhi di tutti che esistono famiglie di diversi tipi.  Una mamma, abbandonata dal padre dei suoi figli, che vive con loro e li ama e se ne prende cura, due giovani che decidono di convivere perché si amano e hanno un progetto di vita insieme ma non intendono sposarsi, due sorelle che vivono insieme e magari non sono mai state sposate o forse sì, due persone dello stesso sesso che si amano, si scelgono e decidono di condividere tutto della loro vita, un uomo e una donna con fallimenti matrimoniali alle spalle che finalmente costruiscono un rapporto di amore maturo e sereno ma per vari motivi non si sposano... in tutte queste situazioni per me c’è una famiglia. Come insegnante di religione cerco di far conoscere alle mie allieve e ai miei allievi l’essenza del cristianesimo che sta nella persona di Gesù e nel suo rivelarci Dio che è amore. E dove c’è amore, lì c’è Dio. 

Buona estate a tutti!