La prima collega che ho conosciuto sei stata tu, Antonia, entusiasta e disinvolta, coraggiosa nel dire quello che pensavi davanti a tutti, Rettore, genitori, colleghi, personale. Sei sempre stata una persona schietta ed autentica, senza mai maschere, anche se già molto giovane eri carica dei pesi e delle contraddizioni della vita. Io nel corridoio di destra e tu in quello di sinistra, io al classico e tu allo scientifico del Maria Luigia. Anni '90...io che andavo da una maternità, velocissima, all'altra, e tu che facevi il tifo per me e mi facevi compagnia insieme alla tua piccola Elena, 

 

tutta ricci e vivacità, come te. Le nostre figlie si sono fatte compagnia e ci siamo molto aiutate a gestirci le bambine che studiavano alle elementari al Convitto. Ti ricordo ogni giorno con lo stesso slancio apparire sulle scale "ciao a tutti!!" anche alle 8 del mattino quando eravamo ancora mezzo addormentati: slancio di solito molto positivo per le idee e progetti che subito condividevi, a volte arrabbiato e combattivo. Sì, perchè nella vita hai dovuto combattere da subito e questa della malattia è stata una delle battaglie più dure che hai combattuto davvero con fede e con coraggio, sempre a testa alta e mai da vittima di qualche triste destino. Una testimonianza per chi ti ha incontrato in questi ultimi anni, anche per me che ti vedevo raramente perchè, ormai da tempo in scuole diverse, ci eravamo perse di vista. La tua generosità era nota a tutti e per questo tutti ti apprezzavano: mi ha sempre stupito la immediata disponibilità con cui hai accettato la proposta dell'ufficio scuola di scambiarci "i corridoi" (le scuole medie a te e lo scientifico a me, così da permettermi di avere una cattedra omogenea). Te ne sarò sempre grata!

 Un frutto maturo della tua fede e della tua perseveranza è stato il tuo rapporto con Elena, che ti è stata vicino fino in fondo con tanto amore, ridonandoti quell'amore che tu le hai assicurato anche nei momenti più difficili della vostra vita. 

Ciao Antonia, ci mancherà la tua presenza in prima fila agli aggiornamenti (quando non eri presente dovevamo preoccuparci...), la convinzione con cui hai portato conoscenza e valori agli studenti e ai colleghi che hai incontrato, la speranza e la fiducia contagiosa nella vita e che "tutto andrà bene" che ultimamente cantavi anche a squarciagola ...oggi ne avremmo più che mai bisogno! 

Ti penso cantare l'aria di un'opera in paradiso, nel Coro eterno della Bellezza.